Dalle 10.00 del 20 marzo, fino alle 10.00 del 30 giugno 2023 è possibile presentare la domanda per “Hard-To-Abate – HTA”, il nuovo incentivo che punta a sostenere progetti di investimento, ricerca e sviluppo nei settori più inquinanti, per la sostituzione di almeno il 10 % del metano e dei combustibili fossili utilizzati nei processi produttivi.

L’agevolazione, con una dotazione finanziaria di 1 miliardo, è promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e gestita da Invitalia.

Nel dettaglio:

  • 450 milioni per il finanziamento di progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e di progetti di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile
  • 550 milioni per il finanziamento di progetti di investimento che prevedono l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali.

Il 40% delle risorse è destinato alla realizzazione di progetti e interventi finalizzati alla sostituzione di più del 90 per cento del metano e dei combustibili fossili nei processi produttivi con idrogeno a basse emissioni di carbonio.

Il 40% delle risorse è riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Destinatari

L’incentivo è rivolto alle imprese di qualsiasi dimensione che operano in settori hard to abate e agli organismi di ricerca. Ogni progetto deve prevedere costi e spese ammissibili non inferiori a 500 mila euro. La domanda di agevolazioni può essere presentata anche in forma congiunta (tramite contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione), fino ad un massimo di 5 soggetti.

La procedura di selezione è negoziale, con valutazione a sportello.

Agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella sola forma di contributo a fondo perduto

a) al 50% delle spese e dei costi ammissibili per la ricerca industriale;
b) al 25% delle spese e dei costi ammissibili di cui all’articolo 17 per lo sviluppo sperimentale.

L’aiuto massimo concedibile non può in ogni caso superare:
a) se il progetto è prevalentemente un progetto di ricerca industriale, 35 milioni di euro per impresa, per progetto; tale condizione è soddisfatta quando più della metà delle
spese e dei costi ammissibili del progetto riguardano attività che rientrano nella categoria della ricerca industriale;
b) se il progetto è prevalentemente un progetto di ricerca sperimentale, 25 milioni di euro per impresa, per progetto; tale condizione è soddisfatta quando più della metà delle spese ammissibili del progetto riguarda attività che rientrano nella categoria dello sviluppo sperimentale.

La concessione delle agevolazioni è subordinata alla notifica del regime di aiuti.

Attività agevolabili

I Piani di decarbonizzazione industriale devono prevedere in alternativa la realizzazione di:

  1. un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (Capo II Decreto Direttoriale), eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione all’obiettivo comune del Piano di decarbonizzazione industriale da realizzare, a un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
  2. un progetto di investimento che preveda l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (Capo III del Decreto Direttoriale), eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione all’obiettivo comune del Piano di decarbonizzazione industriale da realizzare, a:
    • un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio;
    • un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
  1. un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione di idrogeno grigio (Capo IV Decreto Direttoriale).

Presenta la domanda

Per maggiori informazioni: Decreto Direttoriale MASE 15 marzo 2023