Selfiemployment è il nuovo strumento per l’autoimpiego che concede finanziamenti agevolati per l’avvio di nuove attività imprenditoriali. Dopo 20 anni questo strumento ha mandato in pensione il vecchio lavoro autonomo meglio conosciuto come prestito d’onore.
Finito il tempo del fondo perduto la nuova misura di Invitalia oggi si presenta più flessibile con finanziamenti modulabili in base alle esigenze dei giovani che intendono avviare un’attività.
Dopo un anno di fermo l’Italia riparte con una misura strutturale per la creazione d’impresa. Tra gli incentivi per l’impresa questa misura si candida a diventare per il futuro lo strumento per i finanziamenti agevolati più utilizzato.
Ricordiamo che il vecchio autoimpiego ha finanziato l’avvio d’impresa di migliaia di piccoli imprenditori. Vero è anche che inizialmente era di facilissimo accesso e le percentuali di cessazioni dopo il primo anno di attività erano altissime. Con il tempo lo strumento è stato affinato ed oggi dopo una maturazione di 20 anni nella sua nuova veste di Selfiemployment è stato trasformato radicalmente.
Vediamo nello specifico come cambiano i finanziamenti
Lavoro autonomo | SelfiEmployment | |
---|---|---|
Possibilità di costituire società | ||
Età 18-29 anni | ||
Oltre 29 anni | ||
Finanziamenti fino a 30 mila euro | ||
Finanziamenti oltre 30 mila euro | ||
Assenza di garanzie richieste | ||
50% Fondo perduto | ||
Tasso zero | ||
Avvio dell’investimento prima del decreto di concessione | ||
Possibilità di costituire associazioni o società tra professionisti | ||
Società di capitali | ||
Società già costituite da non più di 12 mesi | ||
Limite delle spese di gestione del primo anno a 5 mila euro | ||
Spese di ristrutturazione immobili max 10% dell’investimento |
più facilee ti dà la possibilità di cominciare subito. Tra gli incentivi per chi vuole aprire un’attività è il più efficace. Innanzitutto perché i tempi dell’istruttoria devono concludersiin 60 giorni(fatta salva l’eventuale sospensione della valutazione per assenza di fondi che viene comunicata subito). Poi perché ora è possibileavviare l’attività subito dopo aver presentato la domanda mentre precedentemente bisognava attendere l’esito finale.
Vediamo ora come funzionano i finanziamenti di Selfiemployment
All’interno della misura sono state previste tre possibilità di finanziamento: progetti fino a 25 mila , fino a 35 mila, fino a 50 mila euro.
Nel primo caso per progetti fino a 25 mila euro si parla di microcredito. Niente a che vedere con il microcredito 5 stelle ( che nei fatti non è altro che un incremento della dotazione del Fondo di Garanzia per le PMI gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico). Nel secondo caso per i progetti fino a 35 mila euro si parla invece di microcredito esteso, mentre nell’ultima formulazione fino a 50 mila euro si tratta di piccoli prestiti.
Le differenze sostanziali tra la prima formula (fino a 25 mila euro) e le altre due consistono solo nei meccanismi di erogazione ed assicurazione dei beni. Mentre con il microcredito i finanziamenti sono erogati interamente subito dopo la firma del contratto, negli altri due casi vengono accreditati a stati d’avanzamento.
I settori in cui si può investire ci sono quasi tutti. Commercio, servizi, turismo, artigianato. In questi ambiti ogni idea d’impresa può essere presa in considerazione per presentare un business plan. Solo per fare degli esempi ,con Selfiemployment è possibile avviare un ristorante, un bar, una rosticceria.
E’ possibile intraprendere un’attività artigianale, aprire una gelateria, un negozio di abbigliamento. E’ possibile avviare una startup che vende prodotti sul web con attività di commercio elettronico. Se siete iscritti ad un albo professionale è possibile avviare uno studio legale, d’architettura, fiscale etc.. Con Selfiemployment è possibile finanziare in piccolo anche startup culturali e turistiche come bed & breakfast, sale teatro, sale concerto e molto altro.
Vediamo ora a cosa si può fare una volta ottenuti i finanziamenti
Le spese di investimento, che dovranno essere documentate, possono prevedere:
- attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti;
- beni immateriali ad utilità pluriennale, ad eccezione di brevetti licenze e marchi ivi comprese fee di ingresso per le iniziative in franchising;
- ristrutturazione di immobili entro il limite massimo del dieci per cento del valore degli investimenti ammessi.
Inoltre nel programma di spese per il primo anno i finanziamenti possono vedere ammesse anche le voci di acquisto di :
- materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;
- utenze e canoni di locazione per immobili;
- prestazioni di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata;
- salari e stipendi;
C’è da specificare che nel caso di salari e stipendi non è possibile inserirli se per l’assunzione dei dipendenti si usufruisce di altre agevolazioni come il job act.
Infine, ma è importantissimo ricordarlo, poiché Selfiemployment è un programma di Garanzia Giovani, per aderire al progetto bisogna avere i requisiti dei giovani NEET :
- età compresa tra 18-29 anni (se società basta anche solo che la maggioranza dei soci abbia questa età);
- non frequentare un regolare corso di studi (secondari superiori, terziari non universitari ouniversitari) o di formazione;
- non essere inseriti in tirocini curriculari e/o extracurriculari;
- essere disoccupati ai sensi dell’articolo 19, comma 1 e successivi del decreto legislativo 150/2015 del 14 settembre 2015;
- avere residenza sul territorio nazionale;
- aver aderito al Programma Garanzia Giovani.
Per approfondimenti su come funziona la misura puoi rivolgerti al tuo centro per l’impiego o anche chiedere a noi gratuitamente. Se invece hai già in mente un’idea e vuoi un parere sulla sua prefattibilità contattaci senza impegno.
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