Dal 22 febbraio 2021 è attivo il Nuovo Selfiemployment che finanzia con prestiti a tasso zero, su tutto il territorio nazionale, l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo.
Selfiemployment: ampliata la platea dei beneficiari
Per neet si intendono giovani che alla data della presentazione della domanda:
- hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni
- hanno aderito al Programma Garanzia Giovani
- sono disoccupati
- non sono inseriti in un regolare corso di studi
- non sono inseriti in alcun corso di formazione
Per donne inattive si intendono soggetti che al momento della presentazione della domanda:
- hanno almeno 18 anni
- non svolgono attività lavorativa e/o non sono titolari di partita IVA attiva
- non fanno parte, in qualità di socio o amministratore, di una società iscritta al registro delle imprese e attiva
Per disoccupati di lunga durata si intendono quei soggetti che:
- hanno compiuto 18 anni
- hanno presentato, da almeno 12 mesi, una Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID)
- non svolgono attività lavorativa e non sono titolari di partita IVA attiva, oppure, sono lavoratori il cui reddito non superi
- in caso di lavoro dipendente 8.145,00 euro annui lordi, calcolato al netto dei contributi a carico del lavoratore
- in caso di lavoratore autonomo 4.800,00 euro annui
- non fanno parte, in qualità di socio o amministratore, di una società iscritta al registro delle imprese e attiva.
Le agevolazioni
L’incentivo prevede un finanziamento a tasso zero della durata di 7 anni. Le tipologie di finanziamento variano a seconda dell’entità dell’importo richiesto, in particolare:
- Microcredito per importi tra i 5.000 e 25.000 euro
- Microcredito esteso per importi tra i 25.001 e 35.000 euro
- Piccoli prestiti per importi tra i 35.001 e 50.000 euro
Iniziative e spese ammissibili
Sono ammissibili iniziative riferibili a tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising. Sono escluse le iniziative nei settori: della pesca e dell’acquacoltura; della produzione primaria in agricoltura; lotterie, scommesse e case da gioco.
Sono ammissibili le spese per investimenti materiali e immateriali nonché le spese di capitale circolante. Tra le prime rientrano: beni mobili; hardware e software; opere murarie (in percentuale limitata). Tra le seconde: locazione, canoni di leasing; utenze, materie prime, salari, servizi informativi e di comunicazione.