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Hai realizzato o devi realizzare investimenti con la tua impresa?

CREDITO D'IMPOSTA
ZES UNICA

Dal 1° gennaio 2024 viene istituita la Zona economica speciale (ZES) unica per le regioni del Sud Italia, con un finanziamento di 1,8 miliardi di euro dalla Legge di Bilancio 2024. Gli investimenti agevolabili, realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024, includono l'acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature, terreni e immobili strumentali per strutture produttive esistenti o nuove nella ZES.

1.800.000.000€
per l'anno 2024
Per le imprese già operative o che si insediano nella ZES
Apertura imminente: 12 giugno 2024

La Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno è stata istituita per favorire il superamento del divario economico e sociale delle regioni del Sud Italia e rilanciare l’economia locale. Dal 1° gennaio 2024, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna beneficeranno di un incentivo fiscale le micro, piccole, medie e grandi imprese che realizzano investimenti destinati a strutture produttive.

Le imprese devono essere operative o insediarsi nella ZES unica, con esclusione di quelle in stato di liquidazione o operanti in settori specifici come l’industria siderurgica e l’energia.

DETTAGLI DEL FINANZIAMENTO

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono presentare istanza tutte le imprese già operative o che si insediano nella ZES unica che effettuano investimenti destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise, e Abruzzo.

Sono escluse le imprese che:
– si trovano in stato di liquidazione, scioglimento o in difficoltà;
– operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti (esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti) nonché delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione
di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla
realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.

Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Ciascun progetto di investimento deve avere un valore compreso tra 200.000 e 100.000.000 di euro.

Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni, tale costo non comprende le spese di manutenzione.

AGEVOLAZIONE

La misura prevede un credito di imposta variabile in relazione alla localizzazione e alla dimensione delle imprese, come di seguito indicato:

Dimensione impresaAbruzzoMolise, Basilicata, Sardegna*Campania, Puglia*, Calabria, Sicilia
GRANDI15%30%40%
MEDIE25%40%50%
PICCOLE35%50%60%

*Per gli investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del Fondo per una transizione giusta nelle regioni Puglia e Sardegna (aree di Taranto e del Sulcis in Sardegna), è prevista una deroga per le grandi imprese nella misura massima, rispettivamente del 50% e del 40%, i cui massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese.

Per i grandi progetti di investimento con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro le intensità massime di aiuto per le grandi imprese si applicano anche alle piccole-medie imprese.

Il credito d’imposta viene concesso nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal Reg. (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e potrà essere cumulato con altre agevolazioni statali nel rispetto dei limiti previsti dalle normative europee in materia.


Al di là delle percentuali esposte, l’ammontare reale del credito d’imposta spettante sarà determinato dall’agenzia delle Entrate rapportando il limite complessivo di spesa all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti. In pratica, se le richieste supereranno il limite di 1,8 miliardi, il credito d’imposta sarà proporzionalmente ridotto tra gli aventi diritto.

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